Tra storia e leggenda il frutto degli dei

il frutto degli dei

 

Museo del Cedro
Palazzo Gabriele Marino Santa Maria del Cedro CS

 

Il frutto più bello

Le origini del cedro sono avvolte nel mistero di molte leggende, ma si ipotizza sia arrivato in Calabria dopo il 70 d.C. a seguito della distruzione di Gerusalemme da parte di Tito. Gli ebrei ellenizzati nel corso del loro esodo avrebbero portato in Italia la pianta del cedro, soprattutto, nelle città di Sibari e di Laos.

Questo frutto viene citato nell’Antico Testamento per ben settanta volte e denominato come “il frutto più bello” e come “il pomo proibito del Giardino dell’Eden”, infatti, per la cultura ebraica questo agrume ha un significato molto importante.

Per questo motivo, gli ebrei, i quali furono allontanati dalla Calabria agli inizi del 1500, oggi, provenienti da ogni parte del mondo, si recano a Santa Maria del Cedro tra luglio e agosto per selezionare i frutti migliori da destinare al Sukkot, la festa delle Capanne o dei Tabernacoli, una delle festività più importanti per il popolo ebreo, celebrata per ricordare il periodo trascorso nel deserto durante il loro peregrinare verso Israele.

Un’antica tradizione ebraica afferma che fu Dio stesso a mostrare a Mosè, durante la migrazione verso la Terra Promessa, il cedro come una delle quattro piante da usare durante la celebrazione del Sukkot.

Da quel momento ogni anno nel mese di ottobre, per una settimana allestiscono delle capanne nei giardini o sui balconi vivendo all’aperto. Durante questi sette giorni a eccezione del sabato, portano nella mano destra il Lulàv, simbolo di Israele, che rappresenta la fertilità della terra. Continua a leggere “Tra storia e leggenda il frutto degli dei”